Svelati costi UE e spesa pubblica: dove sono finite le nostre imposte

Imposte 2023: Sanità e assistenza sociale in primo piano, meno soldi per l'istruzione che per gli interessi sul debito pubblico

È di nuovo il momento dell'anno in cui bisogna presentare la dichiarazione dei redditi. Ma mentre alcuni cercano di farlo da soli, molti chiedono aiuto ai centri di assistenza fiscale (CAF). Ma a cosa sono servite le nostre imposte l'anno scorso? A differenza delle tasse, che vengono riscosse per servizi specifici come la raccolta dei rifiuti, le imposte vengono utilizzate per finanziare l'intera comunità.

Recentemente l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati relativi al 2023: il 19,4% dell'imposta sul reddito versata (IRPEF) è destinato a previdenza e pensioni, mentre il 16,8% è destinato alla sanità. È interessante notare che i fondi destinati al pagamento degli interessi sul debito pubblico sono più numerosi (10,1%) di quelli destinati all'istruzione (9,6%).
 

“La trasparenza è molto importante per l'accettazione delle imposte, soprattutto per quanto riguarda la destinazione dei soldi delle imposte”, commenta Walther Andreaus, direttore dell'associazione per la tutela dei consumatori Robin. “Chi evade le imposte o non contribuisce in base alla propria capacità contributiva dovrebbe ringraziare i contribuenti ogni volta che utilizza i servizi pubblici”.

 

Rispetto all'Austria, dove l'istruzione pubblica, la sanità e la spesa sociale rappresentano il 67,2% della spesa pubblica totale da noi queste voci incidono per il 46,3%. Questo dato è tipico di uno stato sociale sottosviluppato rispetto ad altri Paesi dell'UE. Gli studi dimostrano che una maggiore spesa pubblica va di pari passo con una minore spesa privata dei consumatori rispetto alla spesa totale e quindi ha un impatto positivo sul potere d'acquisto.

“Gli interessi sul debito pubblico in Italia sono un pesante onere per i contribuenti e per la prima volta hanno superato la spesa per l'istruzione”, aggiunge Andreaus.


I cittadini possono accedere alla “dichiarazione dei redditi precompilata” online oppure al “Cassetto fiscale” tramite l'Agenzia delle Entrate e scoprire nel dettaglio come sono state utilizzate le loro imposte. Ciò consente di verificare con precisione il proprio contributo alla spesa pubblica.

 

Riassunto della destinazione delle imposte nell'anno 2023

 

Destinazione delle imposte per settore (COFOG)

Italia %

+/-%

2022

Austria %

Previdenza e assistenza

19,4

-3,2

40,6

Sanità

16,8

-1,7

17,2

Interessi sul debito pubblico

10,1

+1,4

*

Istruzione

9,6

-0,4

9,4

Economia e lavoro

9,2

-0,9

14,2

Abitazioni e assetto del territorio

7,8

+6,5

0,7

Servizi Generali delle Pubbliche Amministrazioni

7,7

-0,5

10,7

Difesa, ordine pubblico e sicurezza

7,4

-0,6

3,8

Trasporti

5,1

-0,2

*

Contributo Bilancio UE

2,6

-0,3

*

Protezione dell'ambiente

2,3

0

1,2

Cultura e sport

1,9

-0,1

2,3

 

*=compreso in altro settore. Cifre arrotondate non ribilanciate.

Fonte dei dati: Agenzia delle Entrate, Statistik Austria.

Per identificare le voci di spesa è stata utilizzata la classificazione COFOG (Classification of the Functions of Government), che identifica le spese indipendentemente dal fatto che si riferiscano a capitoli relativi al bilancio dello Stato, delle regioni o degli enti locali.

 

 

11. Giu 2024