L'Associazione di consumatori Robin aveva lanciato una petizione online
Di questi tempi i fatti avvengono in modo fulmineo. Le norme per aiutare l'economia nell'emergenza coronavirus si susseguono. La settimana scorso era il turno dei temi importanti, quali la tregua con il fisco e le garanzie per accedere al credito di emergenza. Il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (decreto liquidità per le imprese) prevede anche un importante passaggio: all'art. 1, i) recita “l'impresa che beneficia della garanzia assume impegno che essa, nonché ogni altra impresa con sede in Italia che faccia parte del medesimo gruppo cui la prima appartiene, non approvi la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel corso del 2020”.
L'Associazione di consumatori Robin aveva lanciato, proprio pochi giorni prima, una petizione online (www.change.org/StopAvvoltoiCoronavirus) al riguardo e sensibilizzato i responsabili politici. Il direttore di Robin, Walther Andreaus, si dichiara quindi soddisfatto della decisione presa: “È stato raggiunto l'obiettivo dello stop ai dividendi ed il Governo ha capito che non si possano distribuire ricche cedole mentre l'azienda ha bisogno di risorse per far fronte alla crisi. Manca ancora all'appello una norma che blocchi i bonus ai manager delle aziende che chiedono aiuto.”
È una cosa indigeribile se i manager si spartiscono bonus mentre le aziende chiudono stabilimenti e trasferiscono i lavoratori in cassa integrazione.