Più di venti milioni di euro strappati agli utenti dell'elettricità

La Giunta provinciale manda all'aria il bonus elettricità per il 2019 e il 2020

Robin: nemmeno le briciole della torta dell'elettricità vengono distribuite agli utenti

 

 

L'Alto Adige produce il doppio dell'elettricità che consuma, grazie all'acqua, che è un bene comune di tutti. Ma cosa ci guadagna la comunità in tutto questo?

Come in molti altri ambiti sociali, anche la pandemia rivela la mancanza di un piano e di un chiaro concetto del governo altoatesino. Non è diverso con il bonus elettricità. Chiarezza, credibilità, correttezza, affidabilità: nulla di tutto ciò. Una popolazione resa permanentemente insicura, a un certo punto, ne avrà abbastanza di quello che percepisce ormai come un teatrino, ne ha tutte le ragioni e si allontana così dalla politica. Il risultato è che ci sono sempre più sostenitori dei populisti, del fanatismo e delle teorie di complotto.

 

Il bonus elettricità Alto Adige

Tutti i 220.000 utenti domestici residenti in Alto Adige beneficeranno del bonus elettricità. Il pagamento sarà effettuato direttamente tramite la bolletta dell'energia elettrica, applicando una riduzione. Infatti, l'articolo 13 dello Statuto di autonomia prevede la fornitura gratuita di elettricità da parte dei concessionari delle centrali idroelettriche più grandi alla Provincia autonoma di Bolzano e una legge provinciale prevede la distribuzione a gruppi di consumatori di questa elettricità gratuita. Purtroppo, l'attuazione è avventa solo in termini monetari, facendo così risparmiare ai concessionari decine di milioni di euro all'anno. Avrebbero altrimenti dovuto pagare anche i costi di fornitura (il che significherebbe per le utenze domestiche più che il raddoppio del bonus). I fornitori sono certamente molto grati alla provincia di questo, ma non lo sono di certo gli utenti.

 

La provincia incassa tra gli 11 e i 15 milioni di euro all'anno, come indennizzo per la mancata fornitura di elettricità gratuita. Questa somma dovrebbe essere detratta dalle bollette della corrente elettrica degli utenti altoatesini, secondo quanto deciso dalla Giunta provinciale nel 2018. Ciò equivale a 50-70 euro all'anno per ogni utenza elettrica.

 

La promessa

La Giunta provinciale ha approvato il “bonus elettricità Alto Adige”. I titolari di un’utenza domestica, nell’abitazione principale, avranno una riduzione della bolletta a partire dal 2019. Così si legge nel comunicato stampa della Provincia autonoma del 18 dicembre 2018. In tal modo, al fine di „riportare in Alto Adige l'elettricità qui prodotta“ anche le utenze domestiche dovrebbero notare qualcosa direttamente nella loro bolletta elettrica. Il Presidente della Giunta provinciale Kompatscher ha detto all'epoca: "La comunità dovrebbe usufruire il più possibile di questo valore aggiunto“. La realtà dietro questa affermazione è che, da allora, gli utenti domestici stanno ancora aspettando quanto promesso. Non solo la somma a due cifre di parecchi milioni per il 2019 non è stata ridistribuita agli utenti, ma anche quella del 2020 è stata incamerata. E se i burocrati useranno alcuni dei loro stratagemmi, riusciranno anche a bloccare il pagamento previsto per la fine di quest'anno.

 

La burocrazia governa, mentre il governo provinciale resta a guardare

Quanto si sia agito in modo disordinato e senza nessun concetto lo si può vedere dalle procedure seguite. Prima di tutto, era necessario convincere l'autorità di vigilanza ARERA. È qui si paga tributo al fatto che i politici altoatesini non abbiano assicurato questa competenza alla Provincia di Bolzano. I politici trentini sono stati più furbi e hanno almeno istituito la loro "Agenzia Provinciale per le risorse idriche e l'energia". Dopo aver superato l'ostacolo ARERA, ci sono stati improvvisamente problemi con l'Ufficio spese che controlla il denaro da erogare. E poi devono essere richieste le sincronizzazioni dei banchedati. Non sapevano tutto questo fin dall'inizio e questi problemi non sono facilmente superabili in sei mesi?

 

Commento di Robin

Il direttore dell'associazione di consumatori Robin, Walther Andreaus, può solo scuotere la testa: "Dai ritardi si può vedere chiaramente quale importanza venga data alle casse delle famiglie, gravemente in difficolà, vale a dire nessuna. Nemmeno le briciole della torta dell'elettricità sono state e vengono distribuite. Le promesse vengono infrante e i soldi intascati. Vendere tutto questo come se si fosse portata a casa l'elettricità è più che irrispettoso. Ci si chiede, inoltre, di chi sia la casa in cui si nasconde l'oro bianco dell'Alto Adige. In ogni caso, niente è ancora arrivato alle famiglie altoatesine. Al contrario: vengono addirittura salassate e pagano prezzi dell'elettricità che sono tra i più alti d'Europa".

 

 

18. Feb 2021