Come è stato detto in precedenti comunicati, le Associazioni di consumatori Robin, Centro Consumatori Italia e Comitato Azionisti Suedtirol hanno presentato al Tribunale di Venezia una class action, tramite l’Avv. Prof. Massimo Cerniglia, l’Avv. Alessandro Caponi e l’Avv. Roberto Ciammarughi, al fine di far dichiarare la illegittimità della modulistica di vendita a migliaia di risparmiatori delle azioni della Banca Popolare dell’Alto Adige, con la richiesta di annullamento dei contratti di vendita e restituzione dei risparmi impiegati.
La prima udienza si è tenuta presso il Tribunale di Venezia il giorno 11 maggio c.a. e i giudici, udite ampie e articolate discussioni delle parti, hanno concesso il deposito di scritti difensivi e hanno rinviato al 13 luglio c.a.
Gli Avvocati Cerniglia, Caponi e Ciammarughi hanno depositato una memoria di ben 50 pagine e il 13 luglio il Tribunale, udita l’ampia discussione, si è riservato di decidere se ammettere la class action.
Ancora, tuttavia, il Tribunale non ha deciso. Se il Tribunale dovesse dichiarare ammessa l’azione di classe, migliaia di risparmiatori in un unico processo potrebbero richiedere i loro diritti. Se il Tribunale non dovesse ammettere l’azione di classe, tuttavia, i risparmiatori potrebbero ugualmente far valere i loro diritti in azioni collettive davanti al Tribunale di Bolzano.
Il 21 settembre, poi, si sono discusse davanti al Tribunale di Bolzano tre cause per altrettanti risparmiatori, sempre per le azioni.
Si è, anche qui, in attesa delle decisioni da parte del Tribunale di Bolzano.
Come si può constatare, quindi, le Associazioni di consumatori sopra dette si sono da tempo attivate con concrete e puntuali iniziative giudiziarie, al contrario del Movimento Diritti Europei (MDE), assistito dallo Studio Legale dell’Avv. Sergio Calvetti, che, sfruttando la notorietà delle azioni legali sopra richiamate promosse da Robin, Centro Consumatori Italia e Comitato Azionisti Suedtirol, indice assemblee in vari centri dell’Alto Adige e del Veneto al fine di raccogliere deleghe, previo il pagamento di cospicue somme di denaro per non meglio precisate azioni legali giudiziali e stragiudiziali.
L’iniziativa del suddetto Movimento (e di chi vi sta dietro) è quantomai disinvolta sol se si considera che Robin, Centro Consumatori Italia e Comitato Azionisti Suedtirol hanno proposto da tempo le azioni legali e che per la class action non è stato richiesto alcun esborso economico ai risparmiatori.
Proprio per le modalità disinvolte e poco chiare dell’iniziativa del suddetto Movimento, Robin e le altre associazioni di consumatori in data 6 ottobre c.a. hanno presentato a varie Autorità, tra le quali le Procure di Bolzano e Treviso, un articolato esposto con il quale si chiede di effettuare una serie di accertamenti al fine di verificare la liceità delle azioni del suddetto Movimento e procedere ad inibire che i risparmiatori dell’Alto Adige oltre al danno già patito, consistente nella cospicua perdita di valore delle azioni, debbano sopportare anche la beffa con altri esborsi economici ingiustificati.
Le Associazioni di consumatori Robin, Centro Consumatori Italia e Comitato Azionisti Suedtirol invitano pertanto i risparmiatori dal diffidare da iniziative estemporanee e disinvolte messe in atto da chiunque e ad attendere le prossime decisioni della magistratura di Venezia e Bolzano.