Non è, infatti, ammessa una concentrazione di investimenti su un solo titolo superiore a quasi il 55%
Il detto: "Non mettere tutte le uova in un paniere" calza a pennello con una delle regole essenziali del portafoglio. È, infatti, fondamentale la diversificazione delle attività d'investimento al fine di limitare il rischio, senza tuttavia sacrificare i rendimenti potenziali. La mancata diversificazione del rischio degli investimenti finanziari è stata decisiva per condannare, per la nona volta e in un breve lasso di tempo, la Cassa di Risparmio di Bolzano a risarcire i risparmiatori.
Nel 2017 un risparmiatore di Bressanone si è rivolto all'avvocato Prof. Massimo Cerniglia, ora consigliere del Comitato Azionisti Suedtirol, per avere assistenza al fine di ottenere dalla Cassa di Risparmio di Bolzano il risarcimento del danno subito. Il risparmiatore, nel 2007, aveva comprato azioni Unicredit per circa 75.000 euro attraverso la Cassa di Risparmio. L'avvocato Prof. Massimo Cerniglia ha ritenuto fondata l'azione e ha subito citato in giudizio la Cassa di Risparmio per aver violato l'articolo 29 del regolamento Consob del 1998 - che vieta alle banche di vendere prodotti finanziari alla clientela in modo inappropriato - permettendo al risparmiatore di concentrare quasi il 55% dei suoi risparmi in un unico titolo.
La Presidente di Sezione del Tribunale di Bolzano, Giudice Dott.ssa Erlicher, nella sua preziosa ed esaustiva sentenza, ha riconosciuto la responsabilità civile della Banca, perché - come sostenuto dall'avvocato Cerniglia - aveva erroneamente ed illegittimamente permesso ad un risparmiatore di concentrare eccessivamente i propri risparmi in un unico titolo; infatti, in campo finanziario, vige il principio della diversificazione degli investimenti per limitare il rischio. La Cassa di Risparmio, anche nel caso di specie, non ha rispettato „la diligenza richiesta“.
La Presidente Giudice, Dott.ssa Erlicher, ha pertanto riconosciuto il grave inadempimento della banca, ha dichiarato risolto il contratto di acquisto dei titoli e ha condannato la banca a restituire l'integrale importo investito per l'acquisto dei titoli, e cioè quasi 75.000 euro, oltre gli interessi dal 2017 e le spese legali.
Commento
Per Walther Andreaus, direttore dell'associazione di consumatori Robin e presidente del Comitato degli azionisti Suedtirol afferma che si tratta di una sentenza molto importante, in quanto è stata riconosciuta la responsabilità della Cassa di Risparmio non solo per la vendita delle proprie azioni, ma anche per quella di titoli emessi da altre banche, laddove si violino le norme previste. Walther Andreaus commenta: "Nel loro ruolo di intermediari finanziari, le banche devono sempre rispettare pienamente i loro obblighi in termini di informazione, correttezza e trasparenza. Se violano le norme vigenti (Testo Unico della Finanza e regolamenti Consob) possono essere ritenuti responsabili.
Appello
Il presidente del Comitato, Walther Andreaus, invita tutti gli azionisti delle banche altoatesine che si sentono lesi nell'acquisto delle azioni ad inviare una manifestazione di interesse per un'azione legale ad uno dei seguenti indirizzi e-mail del Comitato degli azionisti Suedtirol:
"comitatoazionistisuedtirol@gmail.com", "comitatoazionistisparkasse@gmail.com" o "comitatoazionistivolksbank@gmail.com", indicando nell'oggetto la banca interessata e nel testo dell'e-mail: Nome; Cognome; Codice fiscale; Luogo e data di nascita; Indirizzo di residenza; Data; Prezzo totale e numero di azioni acquistate; E-mail e numero di telefono (fisso e/o mobile).
Dopo questa ennesima clamorosa sconfitta giudiziaria, la Cassa di Risparmio di Bolzano dovrebbe trarre le opportune conseguenze ed aprire un tavolo di trattativa con i risparmiatori.