Libero accesso al Lago di Caldaro: i beni pubblici devono servire il bene di tutti e non gli interessi di pochi!

Robin: la Provincia e il Comune di Caldaro dovrebbero porre fine a questo pessimo teatrino

La Provincia Autonoma di Bolzano e il Comune di Caldaro non sono riusciti per un altro anno consecutivo a rendere il Lago di Caldaro adeguatamente e gratuitamente accessibile al pubblico, nonostante il lago sia un bene pubblico e gli altoatesini abbiano un chiaro diritto di accesso gratuito. L'associazione Robin vi invita a firmare la petizione.

Si sta concludendo un'altra stagione balneare, un'altra stagione in cui ai cittadini altoatesini è stato negato un accesso ragionevole e gratuito al Lago di Caldaro. L'idonea “spiaggia militare” è di proprietà della Provincia autonoma e il Comune di Caldaro ne è il principale confinante. Avevano, dunque, la possibilità di realizzare un accesso libero e adeguato per la popolazione, cosa del tutto ovvia, visto che il Lago di Caldaro è un bene pubblico e appartiene a tutti noi.

Invece, i responsabili hanno semplicemente inscenato una partitina di ping-pong. Prima delle elezioni provinciali, il Landeshauptmann ha dichiarato che la petizione lanciata dall'associazione di tutela dei consumatori Robin nell'ottobre 2023 non era necessaria. Infatti, secondo le sue dichiarazioni, era chiaro da tempo che l'accesso pubblico sarebbe stato realizzato e il comune di Caldaro doveva solo valutare come attuarlo (si veda l'articolo di Salto.bz del 04-10-2023 Immer gleich Goschen). La sindaca, invece, il 9 agosto 2024 ha scritto sul bollettino del comune che l'attuazione dell'accesso pubblico non era di competenza del Comune, ma della Provincia. La sindaca fa anche riferimento all'“accesso pubblico” attraverso il pontile accanto al Lido: tutti coloro che hanno visto questo pontile sanno che non è affatto un luogo di relax. Si tratta, infatti, di un minuscolo pontile per entrare in acqua, senza alcuna area per prendere il sole, a meno che non si voglia stendere l'asciugamano sull'asfalto del parcheggio.

Secondo l'associazione di consumatori Robin, è necessario porre fine a questo vergognoso teatrino.

Robin si rivolge ai sindaci dell'Alto Adige e alle amministrazioni locali: nel caso di progetti infrastrutturali che interessano beni pubblici, deve assolutamente esserci una contropartita a favore della popolazione, ad esempio in termini di miglioramento del valore ricreativo della natura e di altre misure compensative dirette. Due esempi: ai Prati del Talvera di Bolzano dovrebbe essere realizzata un'area balneare nell'ambito della riprogettazione, come richiesto da anni dal consigliere comunale Rudi Benedikter. Anche i bacini idrici di Caldaro, che dovrebbero essere costruiti al di fuori del bosco e su terreni privati, dovrebbero includere una struttura balneare e ricreativa liberamente accessibile e l'utilizzo dell'acqua per tutti. Dopotutto, anche l'acqua è un bene comune e dovrebbe essere prevista come parte del bilanciamento degli interessi con misure di perequazione, sempre combinate con un uso attento.

Il direttore di Robin, Walther Andreaus, commenta: “La nostra petizione per il libero accesso al nostro lago continua e cercheremo nuovi alleati, affinché la questione non venga insabbiata. Se i responsabili non hanno idee su come realizzare il diritto fondamentale all'uso libero delle risorse naturali per tutti, dovrebbero fare un viaggio di studio nel vicino Trentino o, ancora meglio, in Baviera o in Austria (Attersee). I beni pubblici non devono, infatti, servire gli interessi di pochi, ma il bene di tutti. Se non si trova questo equilibrio, prima o poi, si creerà una pericolosa spaccatura nella società, di cui dovranno farsi carico gli intransigenti e i poco comprensivi. I ponti devono essere costruiti da chi ha la forza di farlo, cioè da chi non ha bisogno e cerca di rafforzarsi a spese degli altri."

La petizione per il libero accesso al Lago di Caldaro ha già raccolto 6.870 firme. I sostenitori sono invitati a firmare facilmente a questo link: www.change.org/Kalterer-See-Lago-di-Caldaro

 

04. Set 2024