Robin propone di finanziarli con la maggiorazione dei pedaggi prevista dalla direttiva europea sui pedaggi stradali per i mezzi pesanti più inquinanti
L’associazione di consumatori Robin ha trasmesso all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) il proprio contributo di consultazione sulla Delibera n. 160/2025, che stabilisce le modalità di rimborso dei pedaggi autostradali in caso di cantieri o limitazioni alla circolazione, anche lungo tratte come l’Autostrada del Brennero (A22).
Come funzioneranno i nuovi rimborsi
La riforma introdotta da ART prevede, per la prima volta, un sistema automatico di rimborso per gli automobilisti che subiscono ritardi significativi dovuti a lavori programmati non urgenti.
Il meccanismo funziona in modo semplice: quando il tempo di percorrenza di un tratto autostradale supera una certa soglia a causa di un cantiere, il sistema calcola automaticamente l’importo del rimborso in proporzione al ritardo. In caso di blocchi totali del traffico superiori a quattro ore, sarà possibile ottenere il rimborso integrale del pedaggio. I valori esatti saranno stabiliti dall'autorità di regolamentazione dopo la fase di consultazione. Secondo il presidente dell'ART, gli effetti reali saranno visibili solo tra il 2027 e il 2028.
Gli utenti potranno essere informati e ricevere il rimborso tramite app o portale online, senza dover presentare richiesta.
La proposta di Robin: paghi chi inquina di più
Nel suo contributo, Robin chiede che i costi dei rimborsi non ricadano indirettamente sugli automobilisti, ma siano coperti attraverso la maggiorazione dei pedaggi per i veicoli più inquinanti, come previsto dalla Direttiva (UE) 2022/362 — la cosiddetta direttiva pedaggi stradali — che disciplina l’internalizzazione dei costi ambientali e infrastrutturali.
Robin propone che la copertura dei costi avvenga in modo graduale e decrescente nel tempo, in modo da evitare un impatto immediato sui gestori e garantire al contempo un’equa distribuzione degli oneri nel rispetto delle norme europee.
Un passo avanti per gli utenti, ma serve più automatismo
Poiché l’iter regolatorio è ormai in fase avanzata, non è stato possibile proporre un rimborso completamente automatico al momento del pagamento del pedaggio, soluzione che Robin considera la più semplice e trasparente per gli utenti.
“Il rimborso deve essere un diritto reale e immediato per chi subisce un disagio, afferma Robin. È giusto che a finanziarlo siano i mezzi che più contribuiscono all’usura e all’inquinamento, non i cittadini che già pagano il pedaggio.”
