Disfatte giudiziali in serie: Volksbank nuovamente condannata

La banca deve risarcire l' investitore

Un commercialista di Bolzano ha citato in giudizio la Banca Popolare dell'Alto Adige. La banca non lo aveva adeguatamente informato sui rischi connessi all'acquisto delle sue azioni e aveva violato le norme finanziarie.

Il commercialista di Bolzano si è rivolto agli avv. Massimo Cerniglia, Alessandro Caponi e Roberto Ciammarughi, legali del Comitato Azionisti Südtirol e dell’associazione di consumatori Robin, per richiedere la condanna della Banca Popolare dell’Alto Adige all’annullamento del contratto di acquisto di 33.000€ di azioni della banca.

I suddetti legali alla fine del 2022 hanno proposto l’azione legale davanti al tribunale di Bolzano che ha assegnato il giudizio al giudice unico dottor Francesco Laus. In data 7 settembre il predetto giudice ha deciso la causa e ha condannato la banca al pagamento al commercialista della somma di euro 33.545,15 a titolo di capitale di euro 3.892,52 a titolo di interessi legali oltre agli interessi di cui all’art. 1284 4° comma c.c. che oggi sono al 12% annuo.

Questa del giudice Laus è la decima sentenza di condanna a favore di risparmiatori ottenuta in appena un anno dai legali del Comitato Azionisti Südtirol e dell’associazione Robin. La banca che si è rifiutata di comporre bonariamente le vertenze proposte dal Comitato Azionisti rispetto alle 10 sentenze emesse ha proposto appello solamente per due, cosicché le altre sono divenute definitive o lo stanno per diventare.

Anche la class action proposta lo scorso anno dal Comitato Azionisti Südtirol e da altre associazioni davanti al tribunale di Venezia non va molto bene per la Banca, in quanto la stessa azione di classe è stata ammessa anche dalla Corte di appello di Venezia e il giorno 10 ottobre si terrà l’udienza di merito.

Anche la Corte di appello di Bolzano in altro giudizio ha accolto l’appello proposto da un risparmiatore e ha condannato la Banca alla restituzione dei risparmi investiti.

La Banca dovrebbe riconsiderare la sua posizione dura e la Banca d'Italia dovrebbe intervenire

Di fronte alla debacle giudiziale che ha colpito la Banca la stessa dovrebbe rivedere la sua posizione di chiusura nei confronti dei risparmiatori e aprire un tavolo di confronto. Anche la Banca d’Italia dovrebbe intervenire in quanto tutto questo contenzioso sfavorevole per la Banca dimostra che la stessa ha violato nel passato ripetutamente e gravemente le disposizioni normative stabilite dal testo unico finanziario.

I dettagli della sentenza

Ma andiamo ai contenuti essenziali della sentenza del giudice Laus. Il giudice, come sostenuto dal risparmiatore, ha ritenuto che i diritti della ricorrente non fossero prescritti in quanto la prescrizione decennale inizia a decorrere dalla fine del 2015.

Per i collocamenti del 2012 e del 2015 è stata accolta la tesi dei legali secondo cui la Banca ha violato l’art. 38 del contratto-quadro in quanto non ha consegnato il prospetto informativo per il collocamento. Il tribunale ha poi ritenuto che gli investimenti non fossero adeguati al profilo di rischio del risparmiatore e che la banca ha consentito al risparmiatore di concentrare eccessivamente i propri risparmi sulle azioni della banca. La banca, infine, secondo il giudice ha violato il testo unico della finanza in quanto non ha dato al risparmiatore le complete informazioni sui titoli acquistati.

Per tali motivi il giudice ha risolto i contratti condannando la banca a restituire al risparmiatore tutte le somme impiegate per l’acquisto dei titoli oltre interessi legali e interessi al 12% annui per tutto il periodo di durata del giudizio (18 mesi).

Il Comitato Azionisti Südtirol e Robin invitano gli azionisti a rivolgersi inviando una manifestazione di interesse all’indirizzo comitatoazionistisuedtirol@gmail.com.

 

Walther Andreaus, presidente del Comitato Azionisti Suedtirol

 

Chi combatte può anche perdere ma chi non combatte ha già perso.


 

 

11. Set 2024