Il Comitato degli azionisti Suedtirol e le associazioni dei consumatori Robin e Centro Consumatori Italia avviano per la prima volta in Alto Adige 2 class actions contro una banca
La particolarità delle azioni collettive è che le questioni giuridiche possono essere chiarite in modo uniforme per un gran numero di parti lese, di solito anche in tempi e con costi gestibili. Soprattutto nel settore bancario, non è facile avviare un'azione collettiva, ma visto l'atteggiamento di rifiuto della direzione di Volksbank nei confronti delle migliaia di reclami dei clienti, il Comitato azionisti Suedtirol, insieme alle associazioni di tutela dei consumatori Robin e Centro Consumatori Italia e al pool di avvocati incaricati, è ricorso a questo mezzo e ha deciso di presentare, nelle prossime settimane, due class actions presso il tribunale competente di Venezia. Le tattiche di logoramento della Südtiroler Volksbank nei confronti degli azionisti danneggiati e le sentenze emesse hanno fatto pendere l'ago della bilancia a favore dell'avvio di questa prima vera class action in Alto Adige con una banca. Il comitato azionisti ha presentato finora 2.000 reclami che sono ancora in attesa di una soluzione. Nel frattempo sono state presentate decine di cause al Tribunale di Bolzano, ma ora il Comitato azionisti vuole pigiare sull'acceleratore.
Come è noto, la class action offre ai risparmiatori la possibilità di procedere con un'unica causa, rapida e poco costosa, e quindi anche chi ha solo piccole somme da reclamare può far valere i propri diritti in tribunale, senza dover sostenere costi elevati.
Accade sovente, poi, che a seguito del lancio di una class action le controparti siano indotte a trovare una soluzione transattiva equa, con tempi del tutto ragionevoli.
La prima azione collettiva
Come riconosciuto dall'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) della Consob in 40 decisioni, la Banca popolare dell'Alto Adige non ha rispettato le regole di condotta del Testo Unico della Finanza e i Regolamenti Consob di attuazione delle Direttive MiFID (2004 e 2006) nella vendita delle sue azioni. Nelle schede prodotto si affermava, inoltre, che il prezzo delle azioni nel tempo non poteva essere inferiore al prezzo di emissione pagato al momento del collocamento. Tali dichiarazioni sono state considerate dall’ACF decettive, in quanto ingannevoli, e hanno falsato la necessaria libera e cosciente determinazione dei risparmiatori ad investire, con gravi danni, in quanto le azioni si sono deprezzate di oltre il 50% rispetto al prezzo di acquisto.
La seconda azione collettiva
La seconda class action riguarda il valore delle azioni stabilito dalla banca in occasione dell'aumento di capitale del 2015, quando migliaia di risparmiatori hanno sottoscritto azioni Volksbank durante l'aumento di capitale. In questo contesto il prezzo delle azioni è stato fissato dalla banca a 19,20 euro per azione. Nella controversia legale degli azionisti receduti, il perito del Tribunale provinciale di Bolzano ha valutato le azioni in questione a 11,04 euro per azione, solo cinque mesi dopo la fine dell'aumento di capitale. La Volksbank sembra quindi aver applicato un prezzo eccessivo nel collocamento, un premio di oltre il 73% rispetto al valore reale delle azioni in questione.
Quanto sopra dimostra che la banca potrebbe non aver rispettato il principio europeo di onestà e correttezza commerciale e che, di conseguenza, è stato causato un danno considerevole ai risparmiatori. Attualmente, le azioni Volksbank sono negoziate sulla piattaforma Hi-MTF a circa 9,00 euro. Tuttavia, a causa del volume di scambi, le azioni sono quasi invendibili,
Alla luce delle suddette violazioni del diritto europeo e nazionale, i risparmiatori potrebbero almeno avere diritto al risarcimento dei danni per un importo pari alla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita delle azioni e il loro valore effettivo (come stabilito dal perito del Tribunale di Bolzano)
Cosa fare?
Ghi lo desidera può manifestare il proprio interesse inviando un'e-mail all'indirizzo "comitatoazionistisuedtirol@gmail.com", con la dicitura "CLASS ACTION" nell'oggetto e nel testo dell'e-mail: nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, indirizzo, data, prezzo totale e numero di azioni acquistate; e-mail e numero di telefono (fisso e/o mobile); con espressa autorizzazione al Comitato degli Azionisti ad interrompere qualsiasi termine di prescrizione e ad avviare le azioni sopra descritte.
Coloro che si sono precedentemente rivolti al Comitato azionisti Suedtirol non devono intraprendere alcuna azione, in quanto la precedente manifestazione di interesse è valida.
Successivamente, verranno fornite ulteriori indicazioni e istruzioni con la nomina degli avvocati. Il pool di avvocati è composto dall'Avv. Prof. Massimo Cerniglia, avvocato Alessandro Caponi e avvocato Roberto Ciammarughi.