DALLA FUSIONE DEL COMITATO AZIONISTI SPARKASSE CON IL COMITATO AZIONISTI VOLKSBANK È NATO IL COMITATO AZIONISTI SUEDTIROL!
È Walther Andreaus, fondatore e già direttore del CTCU di Bolzano, il Presidente del nuovo Comitato Azionisti Suedtirol.
Il Comitato Azionisti Sparkasse, diretto dal sig. Konrad Maly, e il Comitato Azionisti Volksbank, diretto dal sig. Walther Andreaus, si sono fusi per dare vita al Comitato Azionisti Suedtirol.
Il Comitato Azionisti Suedtirol sarà ora il punto di riferimento per la tutela di tutti gli azionisti e utenti delle banche dell’Alto Adige (Sparkasse, Volksbank, Raiffeisen e tutte le altre presenti sul territorio).
Il programma del nuovo Comitato è molto ambizioso e si può così riassumere:
COMITATO AZIONISTI SPARKASSE
Ottenere per gli 11.000 azionisti della Sparkasse che, secondo le accuse della Procura della Repubblica di Bolzano, sono stati truffati in occasione del collocamento azionario della Sparkasse del 2012 un giusto risarcimento.
Il risarcimento potrà anche essere integrale, e cioè pari al prezzo di acquisto delle azioni.
Difatti, richiedendo con l’azione legale l’annullamento e/o la risoluzione, si potrà ottenere l’intera somma pagata per acquistare le azioni, con restituzione delle stesse alla Sparkasse.
Ciò è confermato, del resto, dalla recente sentenza del Giudice Tarneller del Tribunale di Bolzano, che ha dichiarato dovuta l’intera somma pagata per le azioni.
Saranno poi richiesti i danni morali derivanti dai pretesi illeciti, oltre agli interessi legali e moratori ex art. 1284 c.c. (questi ultimi sono pari all’8% dal momento della proposizione della domanda giudiziale).
È evidente la responsabilità risarcitoria della banca, in qualità di responsabile civile, in quanto, senza le condotte delittuose che la Procura contesta agli ex esponenti e dirigenti aziendali, i risparmiatori non avrebbero acquistato quelle azioni.
Siamo lieti di vedere che il direttore generale della Sparkasse dott. Calabrò inviti costantemente i risparmiatori a non farsi illusioni; ma il suddetto dovrebbe sapere che i risparmiatori (che - come dice la Procura di Bolzano - sono stati truffati da ex esponenti della Cassa) lotteranno strenuamente con tutte le azioni legali possibili, per ottenere sino all’ultimo centesimo dei loro sudati risparmi.
Non si faccia illusioni il dott. Calabrò, perché sono già arrivate centinaia di manifestazioni di interesse (e di sostegno) da parte degli azionisti della sua banca e si conta di portarne in giudizio migliaia.
Il giorno 12 febbraio 2021 si terrà l’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Bolzano e, oltre a numerosi risparmiatori - assistiti dal collegio difensivo diretto dall’Avv. Prof. Massimo Cerniglia - hanno preannunciato la costituzione di parte civile anche la Consob e la Banca d’Italia, al fine di richiedere i giusti danni alla Sparkasse (come responsabile civile) per i delitti di ostacolo all’attività di vigilanza, contestati dalla Procura agli ex esponenti e dirigenti della Cassa.
Si è chiesto anche alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, fortemente danneggiata, di costituirsi parte civile, ma sino ad oggi non è dato sapere se ciò avverrà.
Ricordiamo che per fatti analoghi altre Fondazioni, come MPS e Banca delle Marche, a suo tempo si sono costituite parte civile.
Chissà se la Fondazione Sparkasse seguirà il loro buon esempio… lo scopriremo il 12 febbraio! Nel frattempo, tutti gli azionisti della Sparkasse che non hanno ancora provveduto potranno inviare una manifestazione di interesse per l’azione civile risarcitoria e/o per la costituzione di parte civile nel processo penale al nuovo indirizzo mail del Comitato Azionisti Suedtirol “comitatoazionistisuedtirol@gmail.com”, indicando nell’oggetto la dicitura “AZIONI SPARKASSE” e nel testo della mail: nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, importo e numero delle azioni acquistate, mail e numero di telefono (fisso e/o cellulare). Ad ogni modo, continuerà ad essere attivo anche il vecchio indirizzo mail utilizzato sinora: “comitatoazionistisparkasse@gmail.com”.
Tutte le informazioni saranno trattate nel rispetto della normativa sulla privacy.
Tale invito è diretto anche agli azionisti che sono in possesso di azioni acquistate nell’anno 2008, visto che una recente pronuncia del Tribunale di Bolzano, dott.ssa Silvia Rosà, ha dichiarato l’azione civile di risarcimento dei danni non prescritta e ha disposto un equo risarcimento.
COMITATO AZIONISTI VOLKSBANK
In primo luogo, per gli azionisti della Volksbank si intende intraprendere azioni civili risarcitorie, in quanto - con il collocamento del 2015 - le azioni sono state vendute ad € 19,20 ciascuna, mentre sei mesi dopo è stato accertato che le stesse valevano € 11,04.
L’evidente sopravvalutazione ha comportato un danno rilevante che deve essere risarcito.
In secondo luogo, sono decine i lodi dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie presso la Consob che hanno condannato la Volksbank per irregolarità nella vendita delle azioni.
E ancora, una recente sentenza del Tribunale di Bolzano ha condannato la banca a risarcire circa 400.000 euro per gravi irregolarità nella vendita di rischiosi prodotti finanziari, tramite i circuiti telematici.
Gli azionisti della Volksbank che ritengono di aver acquistato con tali modalità sono invitati ad inviare una manifestazione di interesse al nuovo indirizzo mail del Comitato Azionisti Suedtirol “comitatoazionistisuedtirol@gmail.com”, indicando nell’oggetto “AZIONI VOLKSBANK” e nel testo della mail: nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, importo e numero delle azioni acquistate, mail e numero di telefono (fisso e/o cellulare). Ad ogni modo, continuerà ad essere attivo anche il vecchio indirizzo mail utilizzato sinora: “comitatoazionistivolksbank@gmail.com”.
Tutte le informazioni saranno trattate nel rispetto della normativa sulla privacy.
APPELLO ALLE BANCHE DAL COMITATO AZIONISTI SUEDTIROL
Si invitano, ancora, gli amministratori delle banche del territorio a prodigarsi affinché vengano istituiti dei tavoli tecnici paritetici, al fine di trovare insieme agli azionisti e agli utenti bancari danneggiati delle soluzioni immediate ed eque al fine di risarcire i danni patiti dai risparmiatori.
Tali iniziative contribuirebbero a dare nuovamente fiducia alle banche del territorio.